Fratellastro di Cristina.
Molto legato a Cristina. Partecipò ai moti del 1830 e fu processato e condannato a morte, sentenza poi tramutata in carcere. Abitava nel castello di Oleggio Castello, dove la principessa andava a trovarlo, contenta di trovare la “Gigia”, ovvero la moglie, con cui aveva stretto uno stretto rapporto di amicizia. Nei primi testamenti redatti, Cristina nominò lui come legale custode della figlia Maria, a provare lo stretto legame esistente.